Un mondo fatto di nevicate di bolle di sapone, palloncini al guinzaglio, letti-velieri nel mare in burrasca, cappotti che si animano, bufere di fiocchi di carta: questo è l’incantevole universo del prodigioso artista Slava Polunin, inarrivabile mimo e clown di origine russa, considerato un vero poeta del pensiero e del gesto: il suo spettacolo di culto, il celeberrimo Slava’s Snowshow, approda in prima regionale al Teatro Verdi di Pordenone tra domani e il 29 ottobre (ore 20.30, sabato in doppia replica 16.30 e 20.30), ulteriore evento chiamato a celebrare il Centenario della nascita del teatro cittadino.
by Andrea Lopez
In scena dal 1993 con oltre 6 mila spettacoli e oltre 4 milioni di spettatori, lo show ideato da Slava – considerato “il miglior clown del mondo” – è definito come “un classico del teatro del XX secolo” (The Times, Londra). Asissai, il suo clown più celebre, una figura commovente e ironica vestito di una tuta gialla da lavoro e con un paio di pantofole rosse soffici, incanta il pubblico senza distinzioni di età, in uno show epico e lirico, tenero e appassionato, saggio e ingenuo. Questo personaggio meditabondo, gentile e poetico come si conviene a un clown di tradizione, seppur rivisitato in chiave contemporanea, è nato prendendo spunto dalla tristezza poetica dei clown di Leonid Engibarov, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau, dall’umanità e dalla comica amarezza dei grandi film di Chaplin, che l’artista li considera i suoi maestri.
Slava e la sua Compagnia – fondata nel 1979 – danno da subito una nuova valenza al ruolo del clown, estrapolandolo dal mondo circense e portandolo nelle strade prima, e nei più grandi teatri del mondo poi. La sua tecnica fonde teatro visivo e clownerie e molti degli ex-allievi di Slava hanno preso parte alle produzioni del Cirque du Soleil. In “Slava’s Snowshow” si concentrano le gag e i numeri più suggestivi della sua carriera. Il suo teatro si fonda, come dice lo stesso artista «su taccuini di appunti, dove annoto continuamente le mie fantasie: se devo proprio azzardare dei riferimenti letterari, posso dire che i miei autori preferiti sono Gogol e Bulgakov».
by Vincent Gailhac
Slava Polunin nasce in una piccola città russa, lontano dai grandi centri urbani. Trascorre tutta la sua infanzia in mezzo alle foreste, ai campi e ai fiumi. Vive in un mondo incontaminato che ha sviluppato le sue capacità di inventare cose e storie sempre nuove. Il suo sogno è quello di poter diventare un clown; un desiderio talmente forte che lo spinge all’età di 17 anni a trasferirsi a San Pietroburgo (allora Leningrado): l’intenzione di studiare ingegneria ben presto si interrompe e si iscrive a una scuola di mimo. Inizia così il lungo cammino di Slava verso la riscoperta e la riaffermazione dell’arte del vero clown. Slava’s Snowshow è un vero e proprio cult poetico teatrale, universale e senza tempo che ha incantato centinaia di città e milioni di spettatori di tutte le nazionalità, genere, tipi ed età, probabilmente come nessun altro spettacolo. Una festa in cui abbandonarsi alla meraviglia.
Info e biglietti: www.teatroverdipordenone.it
biglietteria@teatroverdipordenone.it
Telefono 0434.247624
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In copertina e all’interno alcune immagini del bellissimo spettacolo di Slava Polunin.